“Da domani mi metto a dieta, per cui oggi mi do alla pazza gioia!”
Quando pensiamo alla dieta, ancora spesso si pensa al sacrificio, a qualcosa che si fa poco volentieri perché “si deve”. “Dobbiamo dimagrire” perché è giugno e si va al mare, perché è gennaio e abbiamo esagerato a Natale, perché è settembre ed è tempo dei buoni propositi, perché è così!
Non ci fermiamo mai a pensare che, se i comportamenti e le abitudini avute fino ad adesso ci hanno portato a un peso eccessivamente lontano da quello ideale (dal punto di vista salutistico) o a disturbi di vario tipo, è perché non sono abitudini che fanno bene al nostro corpo.
In questo modo, nel pensiero comune l’aspetto benefico di uno stile di vita sano passa in secondo piano e tutto quello che viene proposto diventa automaticamente solo sacrificio.
Perché succede questo? Perché il cibo è radice, socialità, relazione.
Modificare il nostro stile di vita in fondo significa cambiare anche noi stessi e quella che è stata la nostra quotidianità per diversi anni.
Potrebbe voler dire dover rinunciare a un alimento che per noi è tradizione di famiglia come, ad esempio, il dolce della nonna della domenica, oppure, alla colazione al bar con l’amica/collega. È proprio questo aspetto a spaventarci tanto e a non farci percepire il cambiamento come opportunità, novità e miglioramento.
Alcuni punti importanti su cui lavorare per cambiare prospettiva e approccio:
- Pensare di cambiare abitudini non perché i social e il mondo esterno (che non c’entra niente con la nostra vita) ci dicono che è il mese in cui ci si mette a dieta, ma perché vogliamo migliorare il nostro stato di salute. Chiediamoci nel dettaglio “cosa vorrei per me stesso/a e cosa non voglio?”;
- Cominciare a inserire piano piano nuove abitudini (attività fisica costante, colazione a casa ad esempio), senza avere la fretta di raggiungere un obiettivo subito. Funziona se ci diamo il tempo di consolidarle una per una;
- Porsi obiettivi raggiungibili nel breve termine. In questo possiamo farci aiutare dai professionisti della nutrizione ad esempio. La sensazione di potercela fare è cruciale in un percorso che può richiedere diversi mesi.
- Trovare un compromesso tra le nuove abitudini e quelle vecchie senza dover rinunciare a quelle a cui siamo particolarmente legati.