Comprendere le nostre emozioni, capire come le sentiamo nel corpo, imparare a chiamarle per nome può aiutarci a vivere meglio la nostra vita. Ecco come
Comprendere le nostre emozioni per stare meglio: come fare?
Le emozioni giocano un ruolo fondamentale nelle nostre vite, nelle nostre azioni e nelle nostre relazioni. Eppure, la maggior parte di noi non le conosce abbastanza.
Le emozioni ci permettono di sperimentare il mondo.
Quando le ignoriamo, ci manca un pezzo importante nel viaggio di scoperta di noi stessi.
Come imparare a comprendere le nostre emozioni
“Comprendere” l’emozione che si sta presentando significa “prendere con”, contenere in sé, abbracciare, racchiudere, accogliere cosa sta arrivando in quel momento.
Si inizia con la consapevolezza, sentendo e identificando l’emozione che si sta presentando. Per farlo possiamo concentrarci sul nominare sia quelle che ci piacciono sia quelle che non ci piacciono.
Imparare a nominarle ci aiuta a navigare meglio nella nostra vita quotidiana, a prendere decisioni migliori e a sentirci maggiormente a nostro agio.
Cosa sono le emozioni?
Potremmo dire che le emozioni sono come dei semafori interni con delle luci che lampeggiano in modo diverso in diverse zone del corpo.
Una parte delle emozioni riguarda come ci sentiamo nel momento, ad esempio felici, tristi, impauriti, ecc.
Un’altra parte è la componente fisiologica, cioè come il nostro corpo reagisce a ciò che sta vivendo (alta sudorazione, denti stretti, grida di gioia, ecc). Inoltre spesso c’è una componente comportamentale, l’azione che compiamo in risposta a come ci sentiamo.
Come sentiamo le emozioni nel corpo?
Le emozioni si manifestano fisicamente in una varietà di modi.
La respirazione o il battito cardiaco possono accelerare o rallentare. La temperatura corporea può diminuire o aumentare, le espressioni facciali e il linguaggio del corpo possono cambiare. E infine, le emozioni possono innescare dei movimenti, come ad esempio battere il piede o mettersi le mani nei capelli quando ci si sente nervosi o impazienti.
Perché ci aiuta chiamare le emozioni per nome?
Non ci sono emozioni negative o positive: ci sono emozioni piacevoli o spiacevoli.
Dare un nome alle nostre emozioni può ridurre l’intensità delle emozioni spiacevoli e renderle più gestibili perché permette di diminuire l’attività nell’amigdala, la parte del cervello che guida le nostre risposte alla paura e allo stress.
Inoltre etichettare le nostre emozioni ci aiuta anche a descrivere quello che stiamo provando, il che facilita l’ottenere un aiuto da parte degli altri.
Non possiamo empatizzare ed entrare in connessione profonda con le altre persone senza essere in contatto con ciò che proviamo noi stessi.
Il linguaggio delle emozioni ci aiuta a fornire sostegno e favorisce le connessioni. Può migliorare le nostre relazioni perché siamo in grado di comunicare all’altro il nostro sentire, ad esempio possiamo esprimere la nostra emozione di tristezza chiaramente e dire:
Oggi sono triste e non me la sento di affrontare questo argomento. Possiamo parlarne domani?
Comprendendo meglio le nostre emozioni, diventando più consapevoli dei loro effetti ed etichettandole in modo più accurato, diventiamo più onesti con noi stessi e con gli altri.
In questo modo possiamo agire e non reagire a come ci sentiamo, generando un migliore benessere emotivo e relazioni più armoniose.