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Cosa è il benessere psicofisico e come lo intendiamo

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Cosa è il benessere psicofisico?

Negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso di benessere psicofisico come uno stato di equilibrio al quale concorrono diversi fattori, non più solo di natura fisica ma anche psicologica ed emotiva. 

Per secoli il concetto di benessere è stato equiparato dalla medicina moderna a quello di salute. Se il corpo sta bene ed è in forma, allora anche tutto il resto deve andare bene. Eppure non è così: scommetto che ti è capitato di provarlo anche sulla tua pelle. Quante volte ti sei sentit* a disagio, triste, oppure irritabile, stanc*, insomma non in forma, pur senza avere alcun problema a livello fisico?

Il benessere di una persona oggi è inteso in termini molto più globali, come un sottile equilibrio tra corpo e mente che è influenzato da fattori non solo fisici, ma anche psicologici, emotivi e sociali: ne abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo che ti consigliamo di leggere. 

Come intendiamo il benessere psicofisico

Insomma, per stare bene non è sufficiente che una persona sia in salute. Deve anche riuscire ad avere un equilibrio psicologico, che è dato da una molteplicità di fattori e dalla capacità della persona di prendersi cura di sé, conoscersi e soddisfare i suoi bisogni. Vediamo insieme quali sono.

Ascoltare i segnali del proprio corpo

Il corpo è quasi sempre la valvola di sfogo ideale per ogni tipo di malessere, anche di origine psicologica. I sintomi psicosomatici rappresentano un vero e proprio campanello d’allarme, la spia di qualcosa che non va. Per questo motivo non vanno assolutamente trascurati. Spesso la cultura occidentale ci spinge a trattare il sintomo non come un segnale ma come un problema da risolvere. Se ho mal di stomaco prendo un farmaco per la gastrite, se ho mal di testa un antidolorifico e così via.

Questo approccio però rischia di essere controproducente quando si ha a che fare con sintomi di origine psicosomatica. Anziché sparire, il sintomo tende a spostarsi in un’altra parte del corpo e a ricomparire sotto forme diverse.

Cosa fare allora?

Per individuare e comprendere eventuali sintomi di natura psicosomatica bisogna imparare a mettersi all’ascolto, della nostra mente e del nostro corpo, e provare a capire in che modo essi sono collegati, senza paure e senza avanzare giudizi. Ne abbiamo parlato qui.

Prendersi cura dei propri bisogni fisici 

Essere in equilibrio psicofisico significa saper riconoscere e soddisfare i propri bisogni: quelli del corpo, ma anche quelli della mente. 

Seguire una dieta ricca e bilanciata, non trascurare l’idratazione, dormire a sufficienza e fare sport sono comportamenti fondamentali per mantenere il corpo in uno stato di salute. Ma non sono gli unici.

Soddisfare i propri bisogni mentali e affettivi

Ai bisogni di natura puramente fisiologica vanno affiancati i bisogni di natura mentale, affettiva e relazionale. Tenere la mente allenata attraverso la lettura e concedersi dei momenti di riposo e di svago è fondamentale per garantire il corretto funzionamento del cervello, anche da un punto di vista fisico. 

Ci sono poi i bisogni emotivi e affettivi. L’uomo è un animale sociale, si dice, e come tale ha bisogno di soddisfare i propri bisogni di socializzazione intrattenendo relazioni significative con i suoi “simili”. Anche questi bisogni sono altrettanto basilari e non devono essere trascurati.

Imparare a “staccare la spina”

In un mondo iperconnesso che corre alla velocità della luce spesso può risultare difficile riuscire a fermarsi un attimo e a staccare la spina. Tuttavia è indispensabile per ritrovare se stessi, tornare a centrarsi, ricaricare le batterie e proseguire nelle attività quotidiane senza che lo stress si impadronisca di noi. 

Staccare la spina significa prendersi un momento solo per sé. Yoga, meditazione e mindfulness possono aiutare a staccare la spina stando nel momento presente e lasciando fuori il resto del mondo.  Ma spesso, anche solo dedicarsi a una passeggiata, a un libro o a qualsiasi cosa che rappresenti una nostra passione, un nosto momento solo per noi, può aiutare a interrompere il flusso di pensieri che sta diventando troppo pesante da gestire.

Sospendere il giudizio

L’era dei social network è fatta di confronti costanti con gli altri. Sui social (e non solo) tutti condividono la propria vita, mostrando i loro successi, le loro fortune, il lato migliore di sé.

Questo spinge inevitabilmente chi osserva a fare paragoni tra la sua vita e quella degli altri. La conseguenza non può che essere nefasta da un punto di vista psicologico, perché il confrontarsi con gli altri in questo modo sterile fa aumentare le aspettative nei propri confronti, spesso a livelli irraggiungibili. 

Il risultato è che si finisce per giudicarsi, quasi sempre in negativo, e per non sentirsi mai abbastanza, non in armonia con se stessi. 

Per questo, parlando di benessere psicofisico, diventa fondamentale imparare a sospendere il giudizio, nei confronti degli altri ma soprattutto nei confronti di se stesso. Ognuno è unico, non ha niente da dimostrare e nessun obiettivo da raggiungere, ma può volersi bene esattamente com’è. Il non giudizio è il punto di partenza per sviluppare un sano amore verso se stessi. 

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