A volte ci sentiamo sotto pressione perché vogliamo fare o ottenere di più. Ma la pressione e lo stress si possono gestire. Ecco come
Pensi di essere sotto pressione?
Dopo aver accompagnato i bambini a scuola, devo correre in ufficio, poi devo finalizzare la presentazione, sentire i clienti, devo fare pranzo al volo, perché poi nel pomeriggio ho subito una riunione e poi devo inviare quella presentazione che stanno aspettando da me. Poi tornando a casa devo andare a comprare due cose per la cena e quando arrivo preparare qualcosa da mangiare e poi domani devo…. STOP!
Se ti capita di pensare di continuo alle tante cose da fare, come se non ci fosse mai fine e non ci fosse possibilità di interruzione, ebbene sì, probabilmente sei sotto pressione.
Perché siamo sempre sotto pressione
Certo la pressione ci sembra normale.
Perfino necessaria per avere un ritmo di lavoro e di vita.
Viviamo in un mondo e in un periodo complesso e siamo tutti pieni di impegni. E spesso pensiamo che avere pressione ci permetta di essere più disciplinati e motivati e di riuscire a fare tutto senza stress.
Alla lunga però, se cominciamo ad osservare ciò che succede al corpo e alla mente quando sono sotto stress, potremmo mettere in discussione il concetto pressione = ritmo e ad accettare che la pressione, il più delle volte, non aiuta.
Notare tutta la pressione a cui siamo sottoposti non sempre è facile.
Mentre riconoscere i segnali di avvertimento è abbastanza semplice, come il mal di testa, la tensione, l’irritabilità e la stanchezza, non è altrettanto semplice notare la pressione generata dall’interno attraverso quelle voci interiori che riecheggiano nella nostra testa.
Così uscire dalla pentola a pressione diventa difficile.
Questo perché i nostri pensieri e le nostre azioni spesso intensificano la pressione.
La pressione che sentiamo dice molto sui nostri valori, le nostre priorità e aspettative.
Quando le cose si fanno difficili o quando qualcosa a cui teniamo veramente è in gioco, cominciamo a chiederci:
- È sicuro lasciare andare la pressione?
- E se avessi bisogno di questa pressione per farcela?
- Posso davvero permettermi di rallentare e rilassarmi quando c’è ancora così tanto da fare?
- Mi merito di sentirmi bene in questo momento? Me lo sono guadagnato?
- E spesso ci diciamo … Avrò tempo per me stesso quando tutto questo sarà finito!
E la pressione aumenta.
Le cose su cui sentiamo pressione possono cambiare in superficie ma sotto sotto riguardano questioni più profonde che vanno a toccare la nostra identità:
- Chi sono io?
- Sono abbastanza bravo?
- Sono degno di amore?
- Posso farcela?
- Come farmi riconoscere?
Il punto vero è che ci sarà sempre pressione.
Pressione, dolore, stress, tensione, lotta, attrito fanno parte della vita. La vita non può e non sarà mai stagnante, e questo non è sempre comodo.
A volte ci sentiamo stressati perché vogliamo fare di più e più velocemente. O per trovare sicurezze. O per diventare più forti o migliorare qualcosa nella nostra vita.
Sotto pressione: imparare a gestire lo stress
La pressione che sperimentiamo può essere generata internamente o un riflesso delle persone e delle circostanze che ci circondano: non importa il livello di pressione che abbiamo o da dove proviene, ciò che importa è che possiamo trovare un modo per viverla, attraversarla e trasformarla.
Ecco come:
- Nota la tua pressione
Osserva la sensazione di pressione, chiamala per quello che è, e riconosci come questa influisce sulla tua vita.
- Accetta il tuo stato di pressione
Accogli ogni sensazione, ogni emozione, ogni pensiero che questo stato di pressione ti sta facendo vivere.
- Guarda sotto la superficie
Una volta che hai riconosciuto di essere sotto pressione e hai accolto come ti fa sentire, puoi guardare sotto la superficie per vedere cosa sta succedendo. Sii onesto e compassionevole con te stesso mentre ti fai queste domande:
- Cosa in me si sente minacciato?
- Chi mi sta influenzando?
- È possibile che io stia amplificando la pressione esterna?
- Cosa mi aiuterebbe ad allentare la pressione?
Cominciamo a fare piccole azioni.
Togliamo una cosa dall’agenda. Prolunghiamo una scadenza. Concludiamo qualcosa di piccolo e assaporiamo il fatto di averlo cancellato dalla lista. Facciamo una passeggiata e riempiamoci di stupore.
Pratichiamo queste piccole azioni in modo amorevole verso noi stessi e ogni volta che la pressione ritorna, perché ritornerà, prendiamola come un’opportunità per rinnovare il nostro impegno a mettere noi stessi in priorità e volerci bene.