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Come e quando chiedere aiuto psicologico: imparare è possibile

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Imparare a capire quando farsi aiutare è possibile. Ecco come e quando chiedere aiuto psicologico

Come e quando chiedere aiuto psicologico?

Sin da bambini ci insegnano che siamo forti, che bastiamo a noi stessi, che possiamo farcela da soli. Tanto che chiedere aiuto per molti costituisce un motivo di vergogna. Tutte bugie: non sempre ce la si fa da soli e, soprattutto, non bisogna affatto vergognarsi di aver bisogno di aiuto. 

Imparare a chiedere aiuto è un passo fondamentale che dobbiamo compiere nella strada verso il nostro benessere psicofisico. Perché la vera forza risiede proprio nella capacità di riconoscere di aver bisogno di un supporto.

Come chiedere aiuto psicologico: perché è così difficile?

La nostra cultura è individualista, punta tutto sul mito del self-made man e non vede di buon occhio chi chiede aiuto: farsi aiutare è considerato un segnale di debolezza, debolezza che siamo abituati a nascondere.

Di conseguenza, anche il bisogno di aiuto assume una connotazione negativa, in quanto espressione palese di una fragilità che dobbiamo a tutti i costi nascondere al prossimo. 

In realtà, saper mostrare i propri punti deboli è un segnale di grande forza interiore: solo chi ha un equilibrio saldo è in grado di scoprirsi senza paura che l’altro “se ne approfitti”.

Allo stesso modo, riconoscere di aver bisogno di aiuto e imparare a chiederlo è un gesto di grande maturità, che significa accettare di non essere onnipotente e di avere dei limiti, come tutti gli esseri umani.

Significa avere la forza di tollerare una sconfitta senza farne una catastrofe, significa credere nell’altro e nell’aiuto prezioso che potrà dare, ma soprattutto nella propria capacità di rialzarsi e tornare più forte di prima. 

Chiedere aiuto significa anche amare se stessi al punto da riconoscere quando è bene che sia qualcun altro a prendersi momentaneamente cura di noi. 

Leggi anche: Trovare il coraggio di andare dallo psicologo. Perché me ne vergogno tanto?

Quando chiedere aiuto: i campanelli d’allarme

Cosa dovrebbe farci capire che abbiamo bisogno di aiuto?

Innanzitutto, è bene chiarire che le situazioni per le quali potremmo aver bisogno, tutti noi, di aiuto psicologico, sono svariate: nessuno è “immune” e a tutti potrà capitare, in un periodo della vita, di aver bisogno di un sostegno per attraversare la tempesta. 

Che si tratti di affrontare una separazione o una malattia, di elaborare un lutto o la fine di una storia, di fare i conti con un trauma del presente o del passato non importa: tutti meritiamo la stessa attenzione perché nessuno può giudicare la sofferenza di un altro.

I segnali che dovrebbero allertare e spingere a chiedere aiuto parlano tutti di compromissione delle normali funzioni vitali, sociali e lavorative:

  • insonnia o inappetenza
  • anaffettività, assenza di vita sessuale e sociale
  • incapacità di concentrarsi, calo del rendimento professionale
  • improvvisi sbalzi d’umore
  • ripercussioni sullo stato di salute generale

Sintomi all’apparenza banali, che però possono celare un malessere molto più grande e che dovrebbero mettere in guardia prima di tutto noi stessi. 

Aiuto psicologico: ora puoi trovarlo anche online

A volte, tuttavia, pur essendo consapevoli di tutti i meccanismi psicologici che si celano dietro la nostra difficoltà a chiedere aiuto, continuiamo a tergiversare: occorre un grande atto di coraggio per riuscire a fidarsi del prossimo e chiedere di essere aiutati. 

Per molte persone, la possibilità di cercare aiuto psicologico online potrebbe rappresentare una svolta: restare dietro uno schermo, almeno in una fase iniziale, permette di non esporsi in prima persona, fisicamente, crea l’illusione di una maggior distanza e protezione e per questo aiuta ad aprirsi.

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