Disagio e Malessere

Endometriosi: la malattia silenziosa che colpisce le donne

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Sebbene ne soffrano circa 3 milioni di donne, l’endometriosi è una malattia purtroppo ancora sottovalutata sotto molti aspetti. Soprattutto quello dell’impatto psicologico e sociale che provoca nelle donne che ne soffrono

L’endometriosi è una malattia cronica, spesso non riconosciuta nella sua gravità, nonostante nel nostro paese ne soffrano circa tre milioni di donne e nonostante possa causare infertilità. 

Si può formare all’interno o all’esterno dell’utero a causa di cellule “impazzite” che escono dal tessuto dell’endometrio, attaccando altri organi, come vescica e intestino. Per questo spesso viene confusa con altre patologie.

I sintomi sono molti, tra cui stanchezza cronica, dolori forti durante l’intero ciclo mestruale, dispareunia (dolore durante il rapporto sessuale), dolori articolari, dissenteria, occlusioni intestinali, cistiti ricorrenti. Per non parlare del 25% dei casi in cui è asintomatica e si rivela in fase già acuta dopo aver provocato danni irreversibili all’intestino, all’uretere o al rene. 

Endometriosi: la difficoltà nell’ottenere una diagnosi

Essendo ancora poco studiata, questa malattia è difficile da diagnosticare.

Troppo spesso le donne eseguono esami inutili, che si potrebbero evitare: basti pensare al peregrinare delle pazienti tra un medico e l’altro, dal ginecologo al nefrologo al gastroenterologo all’internista. 

L’iter diagnostico in Italia inizia con una semplice ecografia addominale. Ci vuole un occhio molto allenato per riconoscere la malattia con questo strumento. Solo se emergono dei dubbi, si passa al secondo livello, cioè a macchinari più sofisticati e successivamente alla risonanza magnetica. E, con tutti questi passaggi, spesso passano anni prima di arrivare ad una diagnosi.

Non solo dolore fisico: le ripercussioni psicologiche dell’endometriosi

L’endometriosi è una malattia che provoca profonde sofferenze, sorde e difficili da descrivere per chi ne soffre, che debilita, annienta lentamente ma senza sosta e che, nei casi più gravi, può diventare invalidante

Proprio per questo motivo, tale patologia, come la maggior parte delle malattie caratterizzate da dolore cronico (ad es. artrite reumatoide, malattie autoimmuni, fibromialgia e tante altre), non può essere trattata unicamente da un punto di vista medico. Non si può sottovalutare la sofferenza psicologica delle donne che ne sono affette.

Quando il dolore si cronicizza, non è più sintomo di qualcosa che non va, ma diventa, esso stesso, una patologia.

E allora la vita di una donna può cambiare drasticamente sotto diversi punti di vista: possono insorgere problemi lavorativi legati alla mancanza di continuità, alla bassa concentrazione e alla scarsa produttività. Accanto a questo, spesso emergono problematiche relazionali, sensi di colpa verso i colleghi, poca motivazione ad intrattenere rapporti sociali.

All’interno della coppia, il dolore durante i rapporti intimi impatta sulla soddisfazione sessuale e il desiderio cala.

La possibile infertilità, poi,  influenza enormemente il rapporto con la propria femminilità e con la percezione del proprio valore.

Molte donne si identificano con la patologia, che colonizza il loro essere facendole sentire “donne a metà”.

Questo avviene non solo per la qualità della vita che si abbassa notevolmente, ma anche perché l’endometriosi è legata a doppio filo con la dispareunia e la sub-fertilità, due questioni che si situano nel cuore dell’identità femminile.

Molte donne raccontano che l’incontro con un uomo che desidera figli spesso diventa motivo di enorme sofferenza.

E poi c’è il senso di colpa, che subentra anche quando la relazione va bene, quel senso di inadeguatezza nei confronti della persona che si ama e da cui ci si sente amate.

L’endometriosi in una società che non la riconosce

Tutte queste difficoltà si estendono anche alla vita sociale più ampia, dove la donna spesso incontra persone che non conoscono la malattia, che minimizzano i sintomi o ritengono che il dolore venga esasperato. 

La maggior parte delle donne racconta quanto sia difficile far capire al mondo circostante che cosa significhi avere una malattia organica che coinvolge, in prima istanza, una grande sofferenza psicologica.

È proprio lì che quel dolore diventa insopportabile, invalidante e porta a rinchiudersi per evitare di non essere capite.

Spesso le donne che soffrono di endometriosi mostrano chiare manifestazioni di ansia e depressione e questo influisce moltissimo sulla qualità della vita.

Pare infatti che l’aspetto psicosociale, ma anche fisico (entità e tolleranza del dolore) della malattia dipenda in misura maggiore da variabili psicologiche che dagli aspetti fisiologici della malattia stessa. 

Pensare ad un percorso di sostegno psicologico per le donne che soffrono di endometriosi è indispensabile.

Se hai bisogno di parlare con qualcuno noi siamo qui. 

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