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Mental Coach: chi è e di cosa si occupa

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Un percorso di coaching è adatto a chiunque voglia ritrovare se stesso e mettersi in gioco: vediamo chi è e di cosa si occupa un mental coach

Mental Coach: chi è e di cosa si occupa?

Mental Coach significa letteralmente “allenatore mentale”, e questo dovrebbe dirla tutta sul suo ruolo e le sue mansioni. 

Il coach è di fatto una figura professionale che lavora sul miglioramento delle performance da un punto di vista mentale, occupandosi cioè di quegli aspetti che sono indispensabili a:

  • fissare degli obiettivi
  • definire il percorso
  • raggiungerli

Vediamo insieme più nel dettaglio chi è un mental coach,  in quale ambito specifico lavora, di cosa concretamente si occupa, come si svolge e soprattutto a chi si rivolge un percorso di mental coaching. 

Mental Coach: chi è e che cosa fa 

Se hai già sentito parlare di mental coaching, probabilmente ti è successo documentandoti in ambito sportivo: dato che il loro compito è allenare la mente, un mental coach per uno sportivo può diventare fondamentale tanto quanto l’allenatore.

Il coach infatti, allena la mente ed insegna a gestirla, mentre l’atleta è impegnato a migliorare le sue performance fisiche. Sappiamo bene quanto l’equilibrio psicofisico sia indispensabile per uno sportivo. 

Ma il mental coaching in realtà è una disciplina che va ben oltre il mondo dello sport. 

Cosa si chiede ad un mental coach?

Sempre più persone infatti, negli USA, ma da qualche tempo anche in Italia, scelgono di rivolgersi ad un mental coach in diversi ambiti: lavorativo, sportivo, nella vita quotidiana sia privata che pubblica, e con queste richieste:

  • ritrovare la motivazione
  • imparare a restare focalizzati sui loro obiettivi evitando le distrazioni lungo il percorso
  • imparare a lavorare con costanza e determinazione per raggiungere un traguardo
  • gestire la propria mente e le proprie emozioni evitando che prendano il sopravvento

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Mental coaching e crescita personale

Un mental coach è il professionista giusto a cui rivolgersi per affrontare un percorso di crescita personale e professionale in modo proficuo, senza smarrirsi e senza perdere di vista la meta finale.

A molti sarà capitato di mollare o di perdere di vista i propri obiettivi a causa della pressione psicologica di aspettative eccessive (anche le proprie): quando si desidera tanto raggiungere qualcosa, anche l’ansia da prestazione aumenta.

Questo rende poco lucidi, fa perdere di vista i passi che bisogna fare per arrivare a destinazione e, infine, può determinare un crollo psicologico.

Un percorso di mental coaching serve proprio a ritrovare la motivazione dopo una caduta e ad evitare che succeda ancora.

Grazie ad una serie di tecniche specifiche di rilassamento, respirazione e altri esercizi guidati, oltre alla carta fondamentale del dialogo a tu per tu, il mental coach è in grado di guidarci alla scoperta di noi stessi e delle nostre potenzialità, per farci raggiungere ciò che desideriamo. 

Il lavoro di un mental coach infatti consiste nell’aiutare i suoi allievi a vivere appieno la loro vita, sfruttando tutte le potenzialità della loro mente. Questo attraverso un percorso che li porta gradualmente a:

  • instaurare un dialogo efficace con se stessi
  • ri-conoscere i propri punti di forza e di debolezza 
  • affermare i propri bisogni e la propria volontà senza paura o vergogna e senza sensi di colpa
  • rimuovere i falsi miti e le credenze responsabili dei costanti autosabotaggi (ad esempio: “non ce la farò mai”)
  • allenare la mente e imparare a dominarla per sfruttarla a proprio vantaggio 

Mental coach o psicologo? Le differenze 

Che differenza c’è tra mental coach e psicologo? 

L’argomento è ancora complesso e dibattuto, nel senso che, sotto alcuni punti di vista, le due professioni possono sembrare sovrapposte, ma non è assolutamente così!

Lo psicologo infatti è un professionista che opera nel campo della salute mentale, al quale ci si rivolge anche in presenza di patologie psicologiche. 

Il mental coach è invece un professionista che opera nel campo del benessere psicofisico, con un focus sugli aspetti mentali legati alla motivazione e alla crescita personale. 

Volendo semplificare, potremmo dire che:

  • il mental coach lavora sul presente per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi futuri, concentrandosi sui “sintomi” piuttosto che sulle patologie
  • lo psicologo invece, oltre ad avere un approccio terapeutico (una psicoterapia è a tutti gli effetti un percorso di cura) si focalizza anche sul passato per indagare e sciogliere eventuali nodi problematici e per aiutarti a vivere meglio nel presente e, di conseguenza, anche nel futuro 

Ribadiamo che tutti possono intraprendere un percorso di coaching, anche per trovare se stessi, capire quali sono i loro reali interessi e aspirazioni e imparare come coltivarli e raggiungerli: l’unica condizione per iniziare è la reale volontà di cambiamento. 

Stai cercando un mental coach? Fallo qui.

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