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Wellbeing aziendale: un nuovo approccio per il benessere dei dipendenti e la produttività aziendale

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Il wellbeing aziendale sarà una delle sfide più importanti da affrontare per le aziende nell’era post-pandemica, non solo per il miglioramento delle performance, ma anche per contribuire ad una società migliore. 

Il wellbeing aziendale è la nuova frontiera del welfare. 

Il presupposto è che dipendenti felici siano anche più produttivi. 

La maggior parte delle persone passa quasi il 60% del suo tempo negli ambienti di lavoro o comunque dedicandosi ad attività professionali. Garantire un clima sereno e in grado di supportare il benessere individuale è fondamentale per la produttività.

Non a caso, tutti i più recenti studi confermano che attualmente investire sull’attivazione di programmi per la salute e per il benessere dei dipendenti garantisce un ritorno economico del 230% in termini di produttività dei singoli e quindi di competitività aziendale.

Il wellbeing non riguarda soltanto i benefit elargiti ai dipendenti, ma anche il clima che si respira in azienda, ed ha molto a che fare con il concetto di work-life balance

Un concetto che sta diventando sempre più popolare anche tra le aziende italiane, e che sarà indubbiamente cruciale per tracciare la rotta dei prossimi anni per tutte quelle imprese che vogliono restare competitive sul mercato. 

Scopriamo insieme cos’è il wellbeing aziendale, in che direzione sta andando il mondo del lavoro, quali sono le aspettative da parte dei dipendenti e gli obiettivi delle aziende per il prossimo futuro in materia di benessere. 

Il wellbeing al centro delle politiche di welfare

Il Covid e le sue conseguenze sul mondo del lavoro hanno contribuito a far emergere un bisogno finora rimasto latente, evidenziando come il benessere dei lavoratori sia cruciale per le performance e in generale per mantenere un’azienda in buona salute. 

Tuttavia, benché l’82% delle aziende consideri il benessere dei suoi dipendenti una priorità, solo poco più della metà ha attualmente delle strategie studiate per mettere in atto programmi di wellbeing in azienda (fonte: sondaggio IPSOS).

Il benessere dei dipendenti oggi non può essere più considerato un benefit, ma un’opportunità per le aziende di investire sul proprio futuro, contrastando la fuga dei talenti e il fenomeno della Great Resignation

Come dicevamo, oggi il wellbeing non riguarda più semplicemente il benessere fisico o psicofisico, ma anche quello emotivo, sociale, professionale e finanziario

Il 92% dei lavoratori in Italia ritiene fondamentale che l’azienda si occupi del loro benessere (fonte: Ricerca Doxa 2021 – McKinsey): questo dettaglio può fare la differenza nella scelta di (continuare a) lavorare in una determinata azienda.

Quale rotta per il futuro del wellbeing aziendale?

Tra le misure più apprezzate dai dipendenti ci sono benefit non solo economici, ma anche quelli che riguardano lo stare bene al lavoro e la promozione di un clima aziendale sereno.

Ma più di tutto i dipendenti apprezzano il fatto che l’azienda si faccia carico del loro benessere a 360°, sia dentro l’ufficio che fuori, con programmi dedicati al benessere e incentivi che li aiutano a prendersi cura di sé e dei propri cari, dal punto di vista fisico e psicologico, anche oltre l’orario di ufficio. 

Sempre più aziende stabiliscono convenzioni, partnership e accordi di welfare con l’obiettivo di fornire agevolazioni ai propri dipendenti che possono così, a costi ridotti o completamente sostenuti dall’azienda, entrare in percorsi di supporto psicologico, coaching, yoga e meditazione. Allo stesso tempo, tanti degli eventi aziendali, nati originariamente per migliorare il team building o incentivare la leadership, stanno includendo attività volte alla cura del proprio benessere psicofisico. 

Il futuro del wellbeing aziendale sarà sicuramente incentrato su questo aspetto: considerare sempre più la salute e il benessere dei dipendenti come una responsabilità dell’azienda, nei confronti dei suoi lavoratori, e quindi della società tutta.

Garantire il benessere dei lavoratori si traduce non solo in performance migliori, quindi in un incremento della produttività aziendale, ma crea le basi per costruire anche una società migliore, in una visione illuminata del futuro in cui anche i privati danno il loro contributo al progresso sociale e culturale. 

 

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