La perdita di un figlio è un evento innaturale a cui non si è mai pronti e che può generare gravi complicazioni psicologiche
Alcuni eventi di morte sono maggiormente prevedibili, come ad esempio la morte di un nonno, altri assolutamente no, come la morte di un figlio.
Quest’ultimo è un evento innaturale e nessuna famiglia può prepararsi a questo lutto. Nessun genitore concepisce, immagina di sopravvivere a un figlio.
Tendenzialmente l’essere umano ha la capacità di accettare e superare la morte di una persona cara, ma l’elaborazione della perdita di un figlio è un processo molto più complicato e doloroso, specialmente quando bisogna elaborare la perdita di un bambino non nato, ma già immaginato, come nel caso dell’aborto.
Le ripercussioni di un aborto sulla vita di coppia e sulla psicologia della donna
Questa particolare perdita diventa molto complessa per le ripercussioni psicologiche che ha sulla coppia genitoriale ed in particolare sulla sua capacità generativa. Molte volte, come in questa storia, accade che il trauma della perdita dell’aborto e il conseguente senso di colpa si ripercuota sulla coppia e impedisca di riparare alla perdita del figlio causando infertilità.
La gravidanza è un momento speciale nella vita di una donna ed è caratterizzata da un vissuto psichico ed emotivo molto particolare.
Mettere al mondo un figlio:
Aspettare un bambino comporta un grande cambiamento maturativo, poiché significa passare dal ruolo di figlia al ruolo di madre. Questo processo è costellato da vissuti di gratificazione ed entusiasmo, ma inevitabilmente anche da sentimenti di angoscia. Inoltre, le speranze per il futuro, le conferme rispetto alla propria femminilità, il sentirsi realizzata come donna, le aspettative del partner e dei familiari, sono tutti fattori che contribuiscono a determinare una risposta emotiva complessa alla gravidanza e che hanno un ruolo cruciale nel ridefinire l’identità stessa di una donna. Di conseguenza, l’interruzione di questo processo può causare una serie di problemi psicologici anche gravi.
Le manifestazioni psicologiche, post aborto:
In una donna l’aborto lascia una sensazione di vuoto incolmabile ed è un vero e proprio trauma. Si tratta di un evento inaspettato e soprattutto innaturale che si può trasformare in un senso di perdita della propria capacità di generare, di mettere al mondo una creatura. Generalmente la donna vive questa esperienza terribile con vergogna e sensi di colpa. I disturbi tipici e ricorrenti sono paura, insonnia, incubi, irritabilità, pianto irrazionale, nevrosi, frequenti sbalzi d’umore, depressione, pensieri suicidi.
Questi sintomi non andrebbero mai sottovalutati, così come lo stato d’animo che si vive dopo un evento traumatico come la perdita improvvisa di un figlio non ancora nato. Cercare supporto è la scelta migliore per affrontare questo particolare tipo di lutto che, come abbiamo visto, può avere conseguenze sia sulla psicologia della futura madre sia sulla vita relazionale della coppia.
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