La nascita di un figlio porta con sé cambiamenti profondi e importanti, che possono anche mettere in crisi la coppia genitoriale: vediamo come affrontarla e imparare a costruire giorno per giorno la propria famiglia, a partire dalla coppia
La nascita di un figlio, sebbene possa essere considerata uno degli eventi più importanti per una coppia, costituisce un notevole cambiamento nel ciclo di vita familiare e nell’equilibrio dei partner.
Con l’arrivo del bambino infatti si viene a creare una vera e propria crisi nella “diade” coniugale. I partner dovranno ridefinire e rinegoziare il loro legame, al fine di trovare una nuova stabilità. Si andrà, così a sviluppare un bioritmo completamente diverso: quello della “triade” familiare, dove gli adulti dovranno trasformarsi in coppia genitoriale. La famiglia neo-formata diviene, inoltre, un sistema permanente, il quale non potrà essere completamente cancellato neanche da una eventuale separazione o divorzio della coppia coniugale.
Questo processo di trasformazione richiede tempo e, come tutti i momenti di cambiamento, di solito implica un aumento dei livelli di stress nei membri del sistema familiare coinvolto.
Difficoltà e disagio nella coppia coniugale con la nascita di un figlio
Questo compito evolutivo è caratterizzato da una serie di problematiche individuali e di coppia:
- I neogenitori si sentono disorientati ed affaticati, in quanto si fanno carico delle richieste di cura del bambino e del peso emotivo di responsabilità nei confronti di quest’ultimo che si trova in una condizione di totale dipendenza dall’altro
- Vi è un aumento dell’ansia e del nervosismo nella coppia, durante i primi mesi successivi al parto, che sono i più duri da affrontare a causa di carenza di sonno e stanchezza
- Vi è una diminuzione dell’intimità e della sessualità. Si presenta, soprattutto nelle donne, un calo del desiderio a causa dello scombussolamento ormonale
- Le donne vedono cambiare nuovamente il proprio corpo, dopo la gravidanza, e ciò potrebbe provocare risvolti psicologici negativi in merito all’autostima
- Gli uomini, in molti casi, si potrebbero sentire spodestati e trascurati dalla propria compagna, la quale dedica maggior tempo al figlio
Affrontare la crisi senza mettere in discussione la coppia
È giusto sapere che questo compito evolutivo può essere affrontato e superato nel migliore dei modi. La coppia deve acquisire consapevolezza del cambiamento, pianificare ed accettare gli inevitabili mutamenti delle proprie abitudini. Alcune aspirazioni e idee tra i partner potranno non coincidere, ma valorizzando le differenze tra l’uno e l’altro, si potranno utilizzare sia le risorse materne che quelle paterne per superare la fase critica nel modo più sereno possibile.
In questo progetto familiare il compromesso e soprattutto il dialogo dovranno essere fondamentali per la coppia, per riuscire ad attraversare la crisi, senza esserne sopraffatti.
La coppia può affrontare tale processo di cambiamento in modo funzionale, tramite una serie di comportamenti:
- dimostrarsi vicendevolmente stima e considerazione
- continuare a dirsi “ti amo” e dimostrare amore reciproco, rassicurando il partner del proprio sentimento
- ritagliarsi uno spazio di coppia, facendosi aiutare
- per la donna è salutare avere la consapevolezza che, oltre ad essere una mamma, è, prima di tutto, una moglie/compagna. Solo partendo da questa certezza, la donna può dare la giusta attenzione al compagno e al figlio in un equilibrio che funziona e dà benessere
- L’uomo dovrà prendere coscienza che la sua compagna sta vivendo un periodo di forte stress psico-fisico e dovrà impegnarsi per supportarla il più possibile
- Dare spazio all’intimità e alla sessualità. Sospendere i rapporti sessuali subito dopo il parto è fisiologico nella donna. Ma, dopo un ragionevole intervallo all’incirca di tre mesi, l’attività sessuale dovrà riprende per il benessere della coppia.
Come affrontare la nascita di un figlio: conclusioni
In conclusione, i neo genitori dovranno provare a non sacrificare la coppia, in modo che il fisiologico scombussolamento che un figlio porta nella quotidianità familiare sia metabolizzato e vissuto come qualcosa che si affronta insieme e che non mette “in pericolo” il rapporto tra moglie e marito.
Questo permetterà di fidarsi e affidarsi all’altro in maniera sana e di fare in modo che il nuovo arrivato sia vissuto come il “proseguimento” di un rapporto e non solo un evento che porta stanchezza e ansia. Tale modo di affrontare la nuova vita è il risultato di una costruzione che i coniugi devono fare insieme e ogni giorno, prendendosi per mano e svolgendo ognuno i propri compiti in una suddivisione condivisa degli stessi.
A volte dobbiamo provare a mettere da parte le nostre esigenze di individui per il bene dell’altro e nell’ottica di una funzionale organizzazione della nuova famiglia. Questo richiede amore, affetto, sacrificio per l’altro e tanta pazienza, ma e’ l’unica strada per affrontare un importante cambiamento, come quello della nascita di un figlio e del passaggio da due a tre.
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