Essere genitori è un processo molto complesso, che richiede un costante adattamento. Ma cosa succede quando un genitore è assente fisicamente o psicologicamente?
La genitorialità è un processo molto complesso, che comporta innanzitutto un lungo percorso di rielaborazione delle relazioni affettive primarie, cioè delle relazioni affettive vissute con i propri genitori o altri significativi. Ogni persona si appresta a diventare genitore portando con sé un bagaglio di esperienze relazionali, come una sorta di sedimento di quanto vissuto con i propri genitori.
Questo “bagaglio” guida come una mappa implicita, non consapevole, la relazione con il bambino, e deve necessariamente riorganizzarsi in funzione del bambino stesso. Ma se in questo “bagaglio” portiamo inconsapevolmente tracce di relazioni difficili e di conflitti non elaborati e non superati, questi potrebbero riattivarsi nella nuova relazione con il bambino e condurre verso una crisi o un conflitto della genitorialità.
Cosa significa diventare genitori?
La genitorialità è quindi una funzione complessa e sempre in evoluzione, in quanto si modifica e si ristruttura sempre, da prima del concepimento fino all’età adulta del figlio. Ciò accade in quanto entrano in gioco molte variabili, che riguardano non solo la “realtà concreta” (caratteristiche di personalità del genitore e del figlio, età e fase evolutiva attraversata in quel momento, contesto di vita e di relazione della famiglia) ma anche un diverso tipo di “realtà” legata al mondo interno del genitore.
Genitore assente: come fronteggiare il vuoto psicologico che ne deriva
Quando un genitore è assente si parla di “vuoto psicologico”, determinato da chi non è riuscito ad esercitare il proprio ruolo e che può lasciare nel figlio numerose ferite. Fin dalla nascita, ogni persona ha bisogno di instaurare buoni modelli di attaccamento, continui rinforzi e stimoli per crescere. Ogni bambino si aspetta affetto, comunica e interagisce per affrontare il mondo attraverso le proprie figure di attaccamento.
In particolare, un padre assente come in questa storia può generare incongruenze, difficoltà nel comportamento, insicurezze e mancanza di autostima, così come un rapporto vuoto o inesistente può determinare ansia e un gran senso di frustrazione. Può capitare che l’assenza di un padre porti allo sviluppo di aspettative che non si compiono, attraverso il confronto continuo che si ha con gli altri e anche che generi un distacco affettivo che rende più insicuri nello stabilire le proprie relazioni. La mancanza di un padre può portare conseguenze anche sulla considerazione che abbiamo di noi stessi come persone capaci di costruirsi una propria identità lavorativa soddisfacente.
Affrontare il vuoto psicologico lasciato da un genitore assente è possibile ed è necessario in molti casi. Non vergognatevi di chiedere aiuto.