Era il 15 marzo 2015 quando la mia famiglia è stata travolta da una tragedia che ha cambiato la mia vita per sempre.
Per la prima volta ho preso coraggio e ho deciso di raccontare. Forse per mettere un po’ di ordine e fare maggiore chiarezza con me stessa. Forse perché dopo quasi sette anni sento l’esigenza di mettere per iscritto i miei pensieri.
Quella sera ho perso in un incidente stradale mio padre e ho rischiato di perdere anche mia madre e mio fratello minore, che allora aveva 16 anni.
In che modo è cambiata la mia vita?
Io ero una insegnante della scuola primaria, lavoravo da sei anni nel mondo della scuola. Un lavoro che amavo e facevo con molta passione.
Mio padre aveva fondato del 1992 un’azienda, un ente di formazione accreditato alla Regione Lazio. Lavorava con mio fratello maggiore. Purtroppo dopo l’incidente si sono aggravate anche le condizioni di mio fratello, malato da anni con un tumore al cervello, si è dovuto operare dopo pochi mesi di urgenza.
Tutto questo che conseguenze ha avuto sulla mia vita lavorativa?
Ho dovuto lasciare il mio lavoro, subentrare sotto richiesta di mia madre, in azienda. All’inizio occupandomi di aspetti organizzativi e operativi che non erano assolutamente di mia competenza. Poi con il ritorno di mio fratello, ho deciso di non buttare quelle che era la mia expertise e anzi trovare il modo di sfruttarla a favore dell’azienda.
Ho sviluppato un ramo dell’azienda che non esisteva ossia quello educativo e pedagogico. Mi sono continuata a formare.
Oggi mi occupo di progetti educativi per le scuole di ogni ordine e grado. Ho sviluppato diversi percorsi di formazione . Ho creato un servizio di tutoraggio dedicato a bambini con bisogni educativi speciali, occupandomi anche di sostenere e aiutare i genitori.
Mi occupo di coaching life specializzata nelle competenze dell’intelligenza emotiva.
Le conseguenze sono state anche emotive. Mi ha molto aiutato la psicoterapia e un percorso di formazione personale sul coaching e sull’intelligenza emotiva.
Ho deciso che nonostante tutto non potevo essere travolta dai fatti ma dovevo reagire e riprendermi la vita, dovevo diventare di nuovo la protagonista.
E’ stato un percorso molto faticoso, molti aspetti anche della vita personale sono cambiati.
Il dolore è qualcosa che non ti abbandona ma può diventare anche la tua forza.
F., Donna, 34 anni
3 Commenti. Nuovo commento
Grazie mille F, per la tua condivisione. Immagino non sia stato per niente facile, condividere questi momenti così dolorosi, ma facendolo, adesso che è trascorso un pò di tempo, il tuo tempo, ti sei liberata. Un peso, che ti sei lasciata dietro le spalle, che fa parte del tuo passato, e che non “appesantisce”, nel tuo presente. Un presente, fatto di una nuova vita lavorativa, nata da una momento di emergenza, prima sotto forma di reazione, ma poi con una consapevolezza e forza d’animo, non indifferente. Da oggi in poi, F. 34anni, hai un presente, pieno di opportunità, e prova ad ascoltarti, dentro te stessa, e sentiti libera. Buona vita.
Daniele
Grazie per il tuo racconto.
Ci sono situazioni spiacevoli, che possono davvero stravolgerci la vita. La capacità di adattarsi a cambiamenti così importanti dimostra grande resilienza. Riuscire ad intraprendere azioni che rispondono ad una nuova realtà, riuscendo a trasformare eventi negativi in qualcosa di positivo, non è facile. Testimonianze come la tua, lasciano grandi speranze a chi si sente perduto e vorrebbe “gettare la spugna”.
Grazie ancora e complimenti per il tuo coraggio.
Un caro saluto.
Silvia Donati
Grazie per la tua condivisione, sei stata molto forte e questo fa capire come le persone possano trovare una grande forza nei momenti più bui.
Dott.ssa Tagliapietra